Sunday, January 15, 2006

 
LIBERARSI

Veniamo tutti dall’immondizia, Perle scelte
ma alcuni di noi guardano il cielo.
Le ombre lasciate dai pazzi sono più lunghe
e più nere di quelle degli altri,e si teme
che possano oscurare tutto quello che lambiscono.
Liberarsi dalle brutture,dalle ipocrisie,
dalle miserie del mondo che c’incatenano;
è una fuga verso luoghi sconfinati
ove l’uomo possa sentirsi libero
coltivando dentro di se
il fascino dell’avventura eterna;
o fuggire dall’eterna delusione
del ritorno in cielo senza fine
della vita e della morte,
puntando nella dissoluzione?
Tremare al ricordo di ogni partenza,
trovarsi in una terra nuda in un’aria rarefatta,
sommersi nelle nebbie e smarrirsi.
Desolante vita di compromessi e viltà.
Eclissarsi in un esilio scomodo,
trattato come reietto,difficilmente accettato,
dove si perdono le tracce di se e la memoria.
Visioni dell’inconscio piene di fantasmi,
allucinanti paure,sogni inquieti,
aspirazioni di luce lontane
che s’intravedono nelle tenebre
delle coscienze turbolente,
che nel buio della notte danzano il ballo delle streghe.
Inibire i deliri violenti
giudicati devianti con ogni mezzo
sino ad infliggere tortura con il disprezzo,
con la derisione;qualità intime dell’uomo.

Leopold Persidi Roma. 23-10-2005

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