Friday, February 03, 2006

 
Spietato Inferno

Quando si vive con le indifese creature del creato,
son tali gli affanni,
che mai si dorme per “rinnegato” riposo,
è sempre una continua inquietudine
di moto perpetuo;impietoso,spietato inferno!
Qui risiede il regno della sofferenza,
dei lamenti,del pianto,dell’empietà;
qui non è di casa la pietà,la misericordia,
ma soltanto il tragico travaglio dell’esistere.
Un contrassegno di “privilegiata miserabilità”,
dove non resta che prendere la croce
e sopportarne il supplizio a piedi nudi
in assoluta povertà;
in questo stato nessuno può invidiarti.
A chi confidarsi nell’incertezza
e nel disaggio dell’angustia,
se a malapena ti sopportano e ti giudicano
in base alle apparenze,
con indebita considerazione di emarginato?
Fruiscono della tua mitezza,
della tua bontà senza remore, con protervia sfacciata;
irridono:le malattie, le miserie,le sventure,
le piaghe altrui e costringono le vittime ad accettarle,
con cattiveria, errata incomprensione.

Leopold Persidi Roma.03-02-2006

 
Giovanni di Dio

Si fece stolto tra gli stolti,
donò il suo bene a tutti
anche ad individui indiscriminati;
se pur calunniato, offeso,ebbe misericordia,
grazie al suo amore senza limiti,
nei confronti dei più poveri,dei derelitti,
dei malati, dei bisognosi.
Senza esclusioni accolse tutti
con una intensità sconvolgente,
rasentò l’incomprensibile,s’identificò con gli altri,
scoprì il carattere sano dell’estraneo.
Provato dalle angustie e dalle sofferenza,
sopportò,con dignità,tutte le contrarietà
per la ricchezza del suo cuore.
A piedi nudi s’incamminò,trovò la vetta,
per poi scendere negli abissi più profondi
della miseria umana.
Perduta la parte più pregevole della persona,
la ragione,sprofondo nel disprezzo
e nella commiserazione.E’ la pazzia!
Per riabilitarsi bisognava ripercorrere
la stessa via di questi poveri ammalati
e dimostrare al mondo,che anche loro
sono dei viventi spiriti sfortunati.

Leopold Persidi Roma.30-01-2006

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