Saturday, January 14, 2006

 
BIRMANIA

Ascetica visione di un bonzo nipponico
ricoperto da una veste ormai logora,stracciata
decide di non tornare più a casa,
finché non abbia seppellito,
i suoi compagni caduti.
Nella landa desolata dove la terra è rossa di sangue
un uomo scalzo,lacero, affamato,pieno di piaghe
ripercorre a ritroso i campi di battaglia
per seppellire i suoi compagni caduti.
Segni indelebili della guerra!
Ovunque cadaveri insepolti irriconoscibili,
lacerati dagli avvoltoi,impantanati nelle paludi,
ormai putridi…
Abbandonati nelle foreste, nei fossati,nelle colline,
ove la terra è pietosa, ma il popolo inospitale,
non da sepoltura ai soldati stranieri.
E’ un compito arduo e pietoso di un bonzo
seppellirli…
Uomo sconsolato pieno di misericordia,
che addolcisce la sua amara solitudine,
la sua missione,con il suono malinconico
di un’arpa birmana.
Suona magistralmente e pensa tormentato,
non li può lasciare decomporre
e farli morire di nuovo…Pietà!
Intanto ritornano in patria…e
nella mente dei compagni scampati,col tempo
i morti non lasciano più traccia.
La terra da lui percorsa
non basterà a ricoprire i morti.

Leopold Persidi Roma.12-11-2003

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