Friday, December 30, 2005

 
SORTE

Accanita,impietosa sempre ti mostri
verso questi miei piccoli amici.
Rapida come folgore ti abbatti,
contro questi poveri sventurati,
ratta, poi prendi e li porti via esamini.
Oh infelice esistenza che tutti ci accomuna,
veder loro gemere nella sofferenza,
porta via con loro l’anima che si strazia.
E’ come sentire piangere un bambino
immerso nel dolore e di non poter far nulla.
Vederli esalare l’ultimo respiro
e cercare invano di portar conforto,
sento di partire, morir con loro,così
sconvolto mi rattristo e poi
come tempesta mi placo;
non rimane che piangere.
Consolazione,non soffrono più,
dormono per sempre…
Dispregiata sorte maligna.

Leopold Persidi Roma 03-07-2003

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