Monday, December 26, 2005

 
DISEREDATI

Vivo tra disaggi perenni dello scempio
e senza scampo.
Venite a me voi che siete scacciati , diseredati,
disdettati,abbandonati,affamati,sofferenti,
pieni di dolore, di piaghe, di paure,
soggetti a letali privazioni;
privi dell’affetto e dell’amore.
Venite e riposate in me,lieto
di accogliervi e di abbracciarvi…
Il mio cuore palpita nel vedervi,
nella mia anima,c’è posto per tutti,
poveri infelici;ed io felice,
perché sono con voi a consolarvi.
Forse percepite la gioia che divido con voi…
Allora come librarsi ci eleviamo
liberandoci dalle pene e dagli affanni,
che questo perverso mondo c’infligge.
Tormentate creature,martiri della sofferenza,
vorrei portarvi con me senza travagli
per non lasciarvi soli ad affrontare
disdicevoli incontri con l’orrore.
Vi prego dal vostro profondo mistero,
fate in modo di non nascere più…
Non voglio vedervi soffrire,
così partiamo tutti nel viaggio eterno,
per non più lasciarci…Dormire,
sognare,forse,gli uni accanto agli altri,
in misteriosi dì senza tempo;
svanire nel nulla,per non più tornare,
riposare,gioire senza dolore,senza affanni.

Leopold Persidi Roma.15-06-2004

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